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Archive for the ‘Lettura portfolio di Beppe Bolchi’ Category

Il Portfolio scelto questo mese è quello di Andrea Lombardini: “When I was a kid I used to go fishing with my father”



E’ fuori di dubbio che le immagini proposte da Andrea siano finalizzate a comunicare.

Non deve ingannare la pulizia e l’apparente semplicità delle composizioni, anzi, proprio questa pulizia e questa semplicità sono state messe in campo dall’Autore per far capire i propri intendimenti. La sequenza è anch’essa rigorosa, poche immagini – non ne servono altre – per iniziare, svolgere e concludere il suo racconto, anche ben definito dal titolo.

Un percorso della memoria, fatto attraverso gli strumenti utilizzati per andare a pesca. Una memoria ancora viva e vivida, non dissolta o evanescente. Una memoria trasparente, indicazione che quei momenti hanno segnato più che una occasione, che sono stati ricorrenti, che hanno filtrato sentimenti e visioni. Manca però il contatto umano, anzi addirittura manca il frutto, il risultato di quelle pescate, se non come impronta, quasi volesse rifiutare l’aver tolto la vita a dei simpatici pesciolini che vedeva dibattersi e agitarsi nel loro anelito di vita. Manca il contatto che dovrebbe esserci fra padre e figlio, risulta evidente solo la freddezza, la crudezza degli strumenti. Non ci sono emozioni, se non la distaccata rassegnazione dei pesci inerti.

Il messaggio di Andrea è forse rivolto a sé stesso, come molto spesso accade nel nostro “fare fotografie”, e magari non è stato nemmeno ancora completamente interpretato dall’Autore stesso (spero ce lo farà sapere), ma la cura, la concentrazione, la meditazione che sicuramente ha applicato ai suoi scatti, la reiterazione e la continua visione delle singole immagini che hanno attraversato una serie di manipolazioni per via del distacco dell’emulsione e della successiva applicazione su carta da acquarello, significano un profondo legame con esse. Sono quasi certo che Andrea ha guardato, ammirato, giocato con le emulsioni che fluttuavano nell’acqua, memoria anche questa dell’acqua in cui gettava l’amo in attesa che i pesci abboccassero e forse dei lunghi silenzi che l’accompagnavano.

Beppe Bolchi

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Per questo mese Beppe Bolchi ha deciso di commentare ben tre progetti proposti dai nostri polaroiders.

Leggete tutto il suo articolo  QUI

Intanto una piccola anticipazione dei 3 port presi in considerazione.

Complimenti a tutti e tre!

Autore: Andrea Laudisa

Titolo: “Porno Diary

Autore: Anna Giordano

Titolo: “Poladraw

Autore: Andrea Tonellotto

Titolo: “nobody. is there anybody out there?


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Per il mese di Febbraio, Beppe Bolchi ha scelto il portfolio di GIacinto Braca: “Food and Fun”

LEGGI L’ARTICOLO

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Lo staff di Polaroiders è lieto di annunciare la
nuova sezione “Lettura portfolio” a cura di Beppe
Bolchi!


Ogni mese tutti i membri di polaroiders potranno sottoporre all’attenzione di Beppe Bolchi
un portfolio/progetto fotografico il quale sceglierà
autonomamente quello da analizzare e il tutto verrà pubblicato
nella scheda del mese corrente nella stessa sezione “lettura
Portfolio”.

VISITATE LA SEZIONE “LETTURA PORTFOLIO”

Di seguito una piccola presentazione di  BEPPE BOLCHI



Appassionato di fotografia da
quando aveva 12 anni, ha percorso tutte le esperienze fotografiche
amatoriali, giungendo successivamente al professionismo.

Ha collaborato con Polaroid dal 1985, verificando qualità e
tecniche creative delle pellicole a sviluppo immediato, di cui è
stato riconosciuto esperto e supporter.

Con l’avvento delle nuove pellicole “IMPOSSIBLE”, la sua
dedizione ed esperienza è stata ufficialmente riconosciuta, tanto
che ha iniziato a collaborare con lo staff tecnico per verificare
le possibilità creative delle nuove pellicole a Sviluppo
Immediato.

Le sue ricerche lo hanno portato ad approfondire il
linguaggio della Fotografia Stenopeica, diventandone ben presto
punto di riferimento per appassionati e cultori della Fotografia a
tutto campo.


Ha esposto al Museum of Fine Arts di Boston, a Milano, Savignano e
durante i più importanti eventi fotografici in Italia, a Glasgow,
in Spagna, Parigi e Arles.

Collabora con importanti Scuole di Fotografia e ha tenuto
applauditi Workshop in Italia, a Parigi e Arles e persino
all’Università “Rangsit” di Bangkok. È docente del Dipartimento
Attività Culturali della FIAF.

sito personale: www.farefotografie.it

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