Per questo mese la critica Caterina De Fusco ha scelto la foto di Erik Sosso (Erik The Funny Man) ” Fallocracy.
Lo strumento fotografico per the “Funny man” ha il senso di dire, per immagini, ciò che il cuore ,dolente, gli comunica affinchè non cada in oblio.
L’oblio avverrebbe se Eric non si permettesse di violare con altrettanta violenza ciò che la realtà sociale continuamente vìola.
The Funny Man non risparmia ironie, sarcasmi perchè il suo obiettivo inquadra uomini, donne, folle solo ,talvolta, cede il fianco alla natura che appare anch’essa violentata ,tradita dalla civiltà della macchina.
Eric vuole farsi portavoce della difficoltà di comunicazione dell’oggi, dell’attuale società attraverso l’uso di cancellature, puntine di ferro, punzonature applicate su diverse parti del corpo umano che estrinsecano una sua forza nel voler , caparbiamente, dire.
Caparbietà manifesta l’artista ,nel racconto dei suoi scatti, che non vuole arrendersi , non vuole acconsentire a passar sotto silenzio il “falso” della nostra società.
In “Fallocracy” the Funny man fa testimonianza di quale la riduzione della bellezza umana. Sceglie la riproduzione di un’ immagine pubblicitaria di un volto maschile, bello, come mostrano le folte sopracciglia che accentuano lo sguardo, la profilatura del naso, la bocca , elementi di un volto che ,così perfetti, “attraggono” l’osservatore.
Così quel marcare con un gioco di luci ed ombre sulla barba i piani dell’ovale del volto, rende l’immagine ancor più “seducente”.
Non a caso la foto è stata denominata “Fallocracy” perchè la ripresa di un immagine di un uomo così fortemente attraente, da parte dell’artista, si compone inoltre, in basso a destra, di un profilo di donna con la bocca ,aperta, come in attesa di un inizio di un amplesso d’amore. Eric interviene allora nella quasi totale cancellazione del volto della donna con l’uso di taglienti spille metalliche che sembrano “castrare” il possibile gioco d’amore.
Solo le labbra rimangono ancor visibili, forse perchè è con un bacio che tutto ha inizio.
L’immagine pubblicitaria prescelta è chiaramente quella di un “sex symbol” attraverso cui il nostro sociale fa un vile gioco di potere per poterci strumentalizzare.
Uomo bello ,come donna bella, è la chiave di volta di una facile seduzione in cui lui diviene carnefice e lei vittima o l’inverso.
Ancora un particolare, quello della macchia di luce che compare sull’occhio sinistro,causata probabilmente dal flash ,scattato nel riprender l’immagine che ,sembra poter suggerire, anche se non volutamente, quanto il bello di un “sex symbol “rechi con sè , comunque, una macchia.
Immagine pubblicitaria dunque con macchia. Siamo giunti alla conclusione della scelta operata da Eric.
Quest’ultima rende esplicita che la nostra realtà sociale utilizzaun “sex symbol” per innescare un “perverso”meccanismo di seduzione .
The ” Funny Man”, rendendo artistica un’operazione pubblicitaria rovescia il “falso” senso della stessa immagine donandogli valenza di insegnamento volto a “svelare” le “manie” di una società che si nasconde dietro un “bello esteriore”.