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Dal 23 al 25 maggio, non perdetevi Umore nero di Alan Marcheselli al MIA Milan Image Art 2014, allo stand Impossible/Nital!

Istantanee come versi sciolti: Umore nero è cresciuto, il tempo forse lo ha cambiato, genesi di una nuova visione.
Umore nero è intima estraneità che ci impedisce di relazionarci con il mondo.
Dove l’autocommiserazione è il sudario che indossiamo e il cibo che porgiamo al nostro spirito.
Umore nero sono le azioni dei finti giusti, dei moralisti che, imbiancate le loro anime sporche, trascinerebbero un angelo nel buio e nella polvere per la gioia di immaginarsi un cielo terso dalle loro invidie.
Dove danzare al buio è l’unico modo di volare lontano dai giudizi e dalle frustrazioni.
Le opere spaziano da still life in carta a foto-mosaici, realizzati in collaborazione con la modella Elena Cianchetta,  e scatti a banco ottico 8X10”  realizzati in collaborazione con la modella Stella Di Plastica.
Questa è l’idea, il filo conduttore che, attraverso 15 opere istantanee, si dipanerà al Milan Image Art (via Tortona 27, Milano) presso lo stand Impossible/Nital dal 23 al 25 Maggio. Non mancate!

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Sabato 4 maggio alle ore 18:30, si terrà l’inaugurazione della mostra “Miniportrait“di Giuseppe Giacobino, presso lo Studio Giolli Arte Contemporanea, vicolo dei lavandai 4, Milano.

La mostra sarà visibile dal 4 al 30 maggio 2013 secondo i seguenti orari di apertura: dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 19:30. Per ulteriori informazioni: 3479870075

VERSO UN NUOVO LINGUAGGIO DELLA FOTOGRAFIA

“Le opere che presento in questa personale allo Studio Giolli, sono delle fotografie istantanee scattate con una macchina analogica per fototessera degli inizi anni sessanta, una vecchia “Polaroid miniportrait”. Questo obsoleto strumento ha la caratteristica di ottenere quattro immagini identiche, con un solo scatto, su una pellicola che viene subito dopo estratta manualmente. Ma prima di discutere dell’aspetto più propriamente artistico, c’è da svelarvi un piccolo particolare tecnico. La macchina in questione possiede una disposizione con cui si può scegliere di oscurare tre obiettivi ad ogni scatto, ottenendo, così, con quattro scatti, quattro immagini differenti su una singola pellicola. Svelato rapidamente l’ovvio arcano, passo col dirvi che è stata proprio questa caratteristica a farmi propendere verso il suo utilizzo. Mi stuzzicò inizialmente il fatto di poter ristrutturare la temporalità data dalla fotografia canonica operando una sorta di “congiunzione” temporale, cioè producendo una composizione di quattro temporalità assestanti di ripresa in una unica temporalità di sviluppo. Il risultato è stato quello di ricreare, in una unica pellicola, quattro differenti realtà: quattro oggetti assestanti, quattro dimensioni discordanti, quattro oggetti ripresi in quattro temporalità distinte e sviluppate poi in una unica temporalità, una composizione a quattro immagini che si dà ad una lettura sia verticale che orizzontale che obliqua che d’insieme. Man mano che procedevo all’analisi degli elementi che componevano la ricerca, mi sono accorto che questa cedeva gradualmente il passo a una nuova ricerca. Una ricerca più propriamente in ambito semiologico-estetico. In poche parole mi sono reso conto che stavo operando, inconsapevolmente, in una particolare decostruzione semantica all’interno del linguaggio fotografico. Che stavo producendo, man mano che la ricerca prendeva forma, una nuova struttura che ho successivamente definito (paradossalmente, ora, proprio con la lingua) come “controlinguaggio”, una messa in ridicolo della lingua: una messa in discussione, quale limite, del pensamento linguistico. Più che un contro-senso-comune, caratteristica ancora presente nell’arte contemporanea come provocazione a matrice dadaista, l’atto del controlinguaggio è un’azione di controtendenza alla significazione, cioè a un non voler edificare significazioni interne alla lingua se non di rappresentarne il suo limite. La dialettica degli elementi che interagiscono all’interno della composizione dei miei lavori non varia la loro dominante segnica (come per esempio avviene con il rady made di Duchamp oppure col ferro da stiro con i tredici chiodi fissati alla base di Man Ray), ma sposta l’attenzione del fruitore verso le loro pure datità formali (quindi facendo agire un linguaggio più arcaico di quello della lingua: quello naturale) oppure inducono a una forzosa narrazione (creando spaesamento). In ambe due i casi il risultato ottenuto è quello di una composizione fotografica (fatta di immagini di oggetti conoscibili) inclassificabile. In questa struttura non viene ne alterata la loro funzione ne spostata, ma si rafforzano per sgombrare la dominante segnica dal campo di lettura dell’opera. Anche se a primo sguardo potrebbero sembrare opere collocabili in una o a più delle ricerche artistiche contemporanee, non devono essere attribuite a nessuna di esse. Non devono essere assolutamente confuse come opere neo neo neo dadaiste (anche se sono per forza di cose eredi del dadaismo) ne come una messa in scena neo neo neo pop (in quanto nel loro interno non si enfatizza nessuna produzione consumistico-mitizzante) ne con le opere concettuali degli anni settanta (in quanto posseggono comunque e in ogni caso caratteri di apertura e non di chiusura semantica) ne di tutte le opere a struttura narrante, ma ad esse tutte quante parallele.”

Giuseppe Giacobino

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Assolutamente da non perdere, martedi 9 aprile l’apertura della mostra MANTÚANART, dalle ore 19 fino alle 21, presso Mantù Showroom (via Gaspare Bugatti 13 – Zona Tortona) a Milano. Durante l’inaugurazione, la performance di Free Shooting!

In mostra, dal 9 al 14 aprile, le opere di Giacomo Inches, Fabio Interra, Franco Mammana, Alan Marcheselli, Carmen Palermo, Matteo Rosso, Lucia Semprebon e i video di Christian Ghisellini, Marzio Tomasini.

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Nel cuore pulsante di Zona Tortona, la showroom Mantù apre le sue porte al pubblico eterogeneo della Design Week milanese presentando un originale progetto, curato da Nu Bureau, che vede l’incontro del brand mantovano, eccellenza della moda e della cura sartoriale italiana con sette artisti selezionati all’interno del network Polaroiders.
Attraverso la fotografia analogica a sviluppo istantaneo, grazie alle nuove pellicole di The Impossible Project, i sette artisti interpretano e raccontano il mondo Mantù in una grande mappa tridimensionale, in un collage di immagini e di rimandi: dai dettagli dei tessuti preziosi alle immagini delle artigiane al lavoro nella confezione dei capi, dagli scorci della città di Mantova dove le collezioni trovano la loro ispirazione, ai capi indossati e ricontestualizzati in inedite versioni. L’installazione si integra con due video dedicati a Mantù e al suo rapporto con il territorio Mantovano realizzati grazie a Nikon con fotocamere D600 e proiettati con le innovative videocamere/videoproiettori Coolpix S1200pj.
Nello spazio Mantù di Via Gaspare Bugatti, oltre alla mostra viene allestito un “Pop-up Store Impossible“, in collaborazione con Impossible partner store Maranello, in cui gli appassionati possono trovare pellicole e macchine fotografiche istantanee.
Infine, in occasione dell’evento di apertura, all’interno dello show-room sarà allestito un set, a disposizione di Polaroiders e non, per la realizzazione di uno shooting estemporaneo dedicato a Mantù.

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Dopo l’attenta selezione di fotografie, siamo lieti di annunciare che la collettiva POLAROIDERS SOTTOVUOTO inaugurerà sabato 16 Febbraio 2013, alle ore 18:30, presso lo Studio Raffaello Giolli Arte Contemporanea (vicolo Lavandai 4) di Milano!

Sarà possibile visitare la mostra fino al 28 Febbraio, tutti i giorni (tranne la domenica) dalle 16:00 alle 19:00.

 

Vi aspettiamo!

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Finalmente è arrivata l’ora x, i lunghi e faticosi preparativi sono giunti al termine perché il Festival della Fotografia istantanea ISO600 sta per cominciare! Siete pronti? Siete caldi?

Noi sì e stiamo aspettando solo voi!

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© Roberta Orlando

Cosa vi aspetta oggi 4 ottobre alla Galleria ARTRA (via Burlamacchi 1, Milano)?

Ore 18,00 – ARTRA Gallery – Inaugurazione!

Ore 19,00 – ARTRA Gallery – Sweet Apocalypse Rewind Performance & free shooting a cura di Eleonorita Acquaviva MUA

E inoltre …

ISO600 OFF – IED (Via Amatore Antonio Sciesa, 4) – BIpersonale : SILENCE di Maurizio Strippoli  e THIS SIDE OF PARADISE di Matteo Varsi

ISO600 OFF – OSTELLO BELLO (via Medici, 4) – Personale “BURMA : A journey through another dimension “ di Matteo Rosso

ISO600 OFF  – JPEG (Corso Italia, 22) – “Body tales” collettiva con 8 autori a cura di Federica Cerami. Espongono : Francesco Cappiello, Carmen Palermo, Federica Abate, Alan Marchesellli, Fabio Interra, Luca Cassarà, Andrea Biondi, Andrea Buia

ISO600 OFF – L’INCORONATA (Corso Garibaldi, 127) – “Retrospettive … 1990 – 2010 “ mostra fotografica personale di Enrico Borgogni

ISO600 OFF – VALERIA BELLA STAMPE via S. Cecilia 2 (entrata ang. S. Damiano) – MM1 San Babila – Personale: “Pierre Pellegrini Fotografie” – Pierre Pellegrini

VI ASPETTIAMO!

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Lo scorso lunedì è stata inaugurata la personale di Cristina AltieriPezzi di vetro” e noi vi facciamo vedere un piccolo assaggio di quello che vi aspetta alla Fnac di Milano (via Torino 45) fino al 7 Ottobre 2012!

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Tutte le fotografie © Franco Mammana

Orari di apertura: dal Lunedì al Sabato : 9,30 – 20,00 – Domenica : 10,00 – 20,00

Pezzi di vetro è una linea sottile che lega in maniera quasi impercettibile le mie prime polaroid, scattate nell’arco temporale di un anno.
Ognuna di queste istantanee racconta una storia, o meglio, ne trattiene il ricordo.

Se potessi raccontare con le parole i sorrisi, le lacrime, i baci, i mille pensieri racchiusi dentro queste foto, racconterei la storia dell’anno 2011, giugno,  fino ad arrivare a quella dell’estate del 2012.

Tutto ciò che ho sentito da un punto all’altro è convogliato in queste istantanee.
I cocci di vetro sui quali ho camminato sono quelli di qualcosa che ho mandato in frantumi per scegliere la mia libertà.

Sono quelli di montaliana memoria, che ricoprono alte mura e che ho tentato di scavalcare.

Sono la luce che come lama ha tagliato le ombre come fossero vetri spezzati. Quella luce e quelle ombre sono una presenza costante in queste foto, la cui storia si può, in parte, seguire- istantanea dopo istantanea- come se fosse un libro da sfogliare, parte di una storia da ascoltare. La mia. 

Cristina Altieri

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Ecco le foto dell’inaugurazione della mostra e della premiazione dei vincitori del contest Fotografare le parole, del quale ha parlato anche Repubblica.it!

Una bellissima serata in compagnia di Paola Calvetti, che ringraziamo di cuore.  Grazie anche a Mondadori e Impossible Project per aver premiato i polaroiders che hanno prestato la loro polaroid al romanzo Olivia.

Ringraziamo tutti gli amici che sono passati e ricordiamo che è possibile visitare la mostra fino al 25 settembre presso la Fnac di via Torino, a Milano!

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Tutte le foto © Silvano Peroni

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Ecco l’elenco dei Polaroiders selezionati per il contest Fotografare le parole, che si aggiudicano una copia del libro “Olivia” della scrittrice Paola Calvetti:

Giacomo Inches

Paola Tegner

Massimo Dotti

Gabriella Pippi

Lucia Semprebon

Biondapiccola ( Silvia Ianniciello )

Federica Abate

Silvia Giorgis

Elisabetta Arman

Franco Mammana

Jane Green

Victor Lustig

Bicicletta verde ( Eleonora Panzeri )

Le opere selezionate saranno esposte nella Mostra FOTOGRAFARE LE PAROLE nelle sedi FNAC in formato originale nelle seguenti date:

–          Milano, dal 12 al 25 settembre

–          Verona, 1° metà di ottobre

–          Torino Centro, 2° metà di ottobre

–          Firenze, 1° metà di novembre

–          Napoli, 2° metà di novembre

Il calendario è indicativo e potrà subire modifiche, in base a opportunità o esigenze locali per comunicare e organizzare al meglio l’evento.

Complimenti a tutti!

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Con un lieve ritardo su quanto avevamo programmato, siamo lieti di annunciarvi il ritorno di ISO600 Festival della fotografia istantanea, dal 4 al 7 ottobre 2012 a Milano.

Un Festival interamente dedicato alla fotografia a sviluppo immediato, che si tratti di pellicole a distacco o integrali, il cui scopo è creare ed esporre pezzi unici, in opposizione ai sensori digitali che esaltano la produzione in serie e riducono il ruolo creativo della casualità. Alla base il desiderio di utilizzare le tecnologie introdotte dal genio di Edwin Land più di sessanta anni fa, spina dorsale di un movimento artistico che tutt’oggi si distingue per la propria originalità.

Molte le novità di quest’anno, prima tra tutte la nuova location a Porta Romana. Infatti, la sede principale sarà ospitata negli oltre 400 m2 della galleria ARTRA. Molte anche le conferme dei partner dell’evento, tra cui ovviamente Impossible, Fnac, Caielli e altri che vi comunicheremo strada facendo.

Qui il bando di partecipazione alla collettiva Polaroiders@Iso600, la mostra che si terrà da giovedì 4 a domenica 7 ottobre 2012 presso la sede principale del Festival in via Burlamacchi, 1 (Milano) con i seguenti orari:

Giovedi 04 dalle ore 18,00 alle ore 22,00 INAUGURAZIONE ORE 18,00

Venerdì 05 dalle ore 10,00 alle ore 22,00

Sabato 06 dalle ore 10,00 alle ore 22,00

Domenica 07 dalle ore 10,00 alle ore 22,00

Gli espositori parteciperanno di diritto a :

Impossible Talent Prize – 3 vincitori con premi in materiale Impossible ( il bando sarà pubblicato sul sito www.iso600.org entro il 15 luglio )

Premio Appartamento Lago – 1 Vincitore con premio mostra personale di 15 gg presso Appartamento Lago ( il bando sarà pubblicato sul sito www.iso600.org entro il 15 luglio)

Premio Caielli – 1 Vincitore con Stampa Fine Art in grande formato ( il bando sarà pubblicato sul sito www.iso600.org entro il 15 luglio)

– eventuali altri premi che verranno istituiti da sponsor o collaboratori.

Vi aspettiamo numerosi per il più grande evento della fotografia istantanea italiano!

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Domenica 24 giugno non perdetevi il doppio appuntamento al Retrolab di Milano (via Lorenteggio, 157): workshop e shooting all’aperto! I migliori scatti verranno pubblicati su PotPourri mensile online!

L’iscrizione è a numero chiuso (18 partecipanti)! Per info e iscrizioni, scrivete a: polaroiders@gmail.com o hello@retrolab.it

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